Kristian Blummenfelt spiega la sua rinuncia al sogno Tour de France: “Se avessi ottenuto un buon risultato a Parigi, oggi sarei un ciclista. Ora il mio obiettivo è Los Angeles 2028”

Kristian Blummenfelt ha ormai messo da parte il suo sogno di puntare al Tour de France. Solo pochi mesi fa, proprio durante l’ultima edizione della Grande Boucle, il triatleta norvegese, tramite le parole del suo coach Alexander Bu, aveva preso alla sprovvista il mondo del ciclismo, annunciando di voler effettuare un repentino cambio di carriera, passando dal triathlon al ciclismo con l’obiettivo di conquistare, nell’arco di pochi anni, la Maglia Gialla. Sebbene le intenzioni fossero estremamente serie e il piano pluriennale di Blummenfelt e Bu fosse già in atto, però, dopo poche settimane quella che sembrava essere una certezza si è trasformata progressivamente in un grosso interrogativo, con il norvegese che alla fine ha annunciato di aver messo da parte il sogno Tour per puntare all’oro nel triathlon ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

Intervistato al Rich Roll Podcast, il 30enne di Bergen ha raccontato quali sono state le motivazioni che lo hanno spinto a tornare sui suoi passi, spiegando come la grande delusione del 12° posto di Parigi (specialmente dopo l’oro conquistato a Tokyo 2020) lo abbia convinto a voler proseguire nel triathlon: “Prima delle Olimpiadi abbiamo analizzato le opportunità che si sarebbero potute presentare nel ciclismo, ma questo non mi ha aiutato nella mia performance di Parigi. Volevo lasciare il triathlon con una bella prestazione. Se avessi ottenuto un buon risultato a Parigi oggi sarei un ciclista professionista“.

L’ambizione di voler lasciare all’apice lo sport che lo ha visto dominare negli anni passati ha spinto Blummenfelt a cambiare nuovamente obiettivo, fissando Los Angeles come grande punto di arrivo: “Non bisogna essere mai spaventati dalle sfide, ma io voglio concludere bene la mia carriera nel triathlon”. Il prossimo quadriennio sarà quindi totalmente incentrato sulle brevi distanze richieste dalla prova a cinque cerchi, con un approdo al ciclismo su strada che sembra essere sempre più improbabile, anche considerando l’età che avanza: “Sarebbe stata una decisione da prendere oggi o mai più – spiega lo scandinavo – Dopo Los Angeles avrò 34 anni”.

Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%!
Ascolta SpazioTalk!
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio